Albo d’Oro

‘Come io vedo il mondo’
Come il web ha trasformato le nostre vite

Concorso letterario – 1^ Edizione 2020

 

La Giuria tecnica della prima edizione -2020- del Premio letterario ‘Come io vedo il mondo’, promosso dal circolo neoilluminista ‘Donna Olimpia Frangipane’ (Castelbottaccio), in collaborazione con l’Istituto Regionale per gli Studi Storici del Molise  “Vincenzo Cuoco” (IRESMO) e con il patrocinio del Comune di Castelbottaccio, della Provincia di Campobasso, della Regione Molise, composta da: prof.ssa Antonella Presutti, dott. Giuseppe Pittà, prof.ssa Simonetta Tassinari, dopo attenta valutazione delle opere pervenute ha stilato la seguente classifica:

  • 1° premio: racconto DIANA di Enrico Giaccone -Cuneo
  • 2° premio: poesia IL VIAGGIO DI NOZZE IN MINIATURA di Cristiano Zuccarelli-Verdello (BG)
  • 3° premio: racconto INTERNET POINT di Davide Antoniolli – Fontanafredda (PN).

Commento 1° premio: una storia commovente che coinvolge in una sorta di splendida malinconia anche se infonde quella partecipazione che sa trovare, nel tempo, una certa distanza dalle cose e dagli affetti.

Commento 2° premio: una sorta di ‘piccola bomboniera’, testimone del nostro tempo. Uno scandire divertente e magico, connubio perfetto per raccontare ‘questi tempi moderni’.

Commento 3° premio: racconto che trova la sua realizzazione nelle esperienze dei giovani, nei loro gesti, nei loro desideri più pensati che realizzati. Nonostante la brevità del racconto è possibile ritrovarvi percorsi assai attuali, riconosciuti attraverso i comportamenti dei ragazzi contemporanei.  

La Giuria popolare, composta dai lettori Raffaella Sforza, Ercole De Lisio e Matteo Ciuffreda ha premiato il racconto DIANA di Enrico Giaccone -Cuneo

Commento: la storia di Diana, donna anziana che vive con preoccupazione ed apprensione, in una casa di riposo, la malattia di Laura, un’amica che gli ha fatto scoprire e riscoprire il piacere della propria esistenza, risulta scritta con uno stile elegante e mai artefatto. La donna, che fino ad allora non aveva minimamente vissuto il mondo digitale, rielabora con ‘il virus’ una dimensione di cose buone che non la fanno mai cadere nella ‘dipendenza da tecnologia’. Questo racconto, attuale e commovente, sa suscitare nel lettore un’emozione forte, che non è un semplice piacere intellettuale, ma un vero e proprio moto dell’animo.

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